Napolitano, Monti, Bonino: i finti tutori della democrazia

di Andrea Indini

Stanno tornando alla ribalta i tutori della democrazia. Salgono sul pulpito per dare lezione e attaccare a testa bassa il governo che, per inciso, sta facendo di tutto per farsi attaccare. Tuttavia, questi patrioti della democrazia fanno quantomeno sorridere perché sono stati i primi, anni fa, a far scempio delle volontà democratiche del popolo italiano tramando con i poteri forti di Bruxelles e ribaltando un governo regolarmente eletto.

Dopo esserci sorbiti per mesi l’ex ministro Elsa Fornero, che dava del fascista a Matteo Salvini perché stava lavorando per stralciare la sua riforma delle pensioni, nelle ultime ore è tornato in campo l’ex premier Mario Monti. Se ne è uscito con un’intervista al Foglio in cui diceva che “nessuna manovra ha mai subito una dettatura del genere da Bruxelles” come quella partorita dai gialloverdi. Proprio lui che nel 2011, come più volte denunciato dal Giornale, è arrivato a Palazzo Chigi scalzando Silvio Berlusconi dopo quello che è stato definito da molti “un golpe bianco” orchestrato, tra gli altri, dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dai vertici dell’Unione europea, tra cui la cancelliera Angela Merkel. E così, dopo aver fatto carne da macello del voto popolare e aver fatto approvare alle Camere misure lacrime e sangue come le tasse sulla prima cassa, il blocco della rivalutazione delle pensioni, la legge Fornero e una serie infinita di nuovi balzelli che hanno peggiorato la crisi economica, ora il Professore accusa Salvini e Di Maio di aver “espropriato il ruolo del Parlamento, che è la più diretta espressione del popolo” italiano.

In un retroscena pubblicato oggi dalla Stampa, poi, a parlare è proprio Napolitano che, scendendo al fianco dell’ultrà europeista Emma Bonino, che giorni fa si è messa a piangere in Senato mentre accusava la maggioranza di “non capire il senso delle istituzioni” (video), ha lanciato l’allarme per “l’umiliante condizione riservata al Parlamento in occasione dell’esame della legge di Bilancio”. Certo, in questi giorni, la maggioranza sta effettivamente facendo pasticci inenarrabili con una manovra fantasma che è finita per tenere in ostaggio l’intera aula di Palazzo Madama. Una manovra che, all’ultimo stadio, è riuscita a scontentare tutti: industriali, imprenditori, pmi, pensionati e medici. L’emergenza, insomma, c’è. Resta, tuttavia, sconcertante che a dare lezioni siano quei finti tutori della democrazia che, all’occorrenza, se ne sono infischiati delle istituzioni e del popolo italiano e si sono piegati a logiche e direttive che hanno fatto male al nostro Paese.