Un periodo storico ignoto, che può turbare profondamente un cattolico.
Un film crudo, storicamente fondato, fatto da un regista “stellato” come Scorsese: alla cui visione visione occorre prepararsi.
Perchè sì, è vero: il coraggio non è nel DNA di ogni sacerdote.
Per questo, le comunità cattoliche del Giappone sono vissute due secoli senza sacerdoti e quindi senza sacramenti.
Oggi come allora, persecuzione è in atto: soprattutto in Europa e nei paesi di antiche radici cristiane.
Se ci sarà la scomparsa del clero sarà in una conseguenza della persecuzione culturale.
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Il cristianesimo portato da Francesco Saverio era stato dapprima bene accolto e quasi trecentomila giapponesi si erano fatti battezzare. Ma contro di loro “remavano” i bonzi buddisti e i mercanti protestanti, invidiosi della concorrenza spagnola e portoghese. Misero la pulce nell’orecchio allo Shogun (il dittatore): i missionari cattolici erano l’avanguardia dell’invasione spagnola e portoghese.
La prova? Il fatto che i cristiani, quando erano messi di fronte alla scelta tra le leggi dello Shogun e quelle di Cristo, preferivano farsi uccidere anziché disobbedire a quest’ultimo.
Nel 1637, circa quarantamila cristiani giapponesi, donne e bambini compresi, si ribellarono alla persecuzione e si arroccarono nella penisola di Shimabara, nel castello in disuso di Hara. Qui tennero testa per cinque mesi al più grande esercito di samurai che la storia del Giappone avesse mai visto.
Vennero massacrati fino all’ultimo e fu la loro rivolta a provocare la chiusura ermetica del Giappone al mondo esterno per due secoli.
Quando i missionari europei poterono tornare in Giappone, nella seconda metà dell’Ottocento, trovarono incredibilmente che i discendenti di quegli antichi cristiani avevano conservato la fede nella clandestinità, tramandandosela di generazione in generazione.
Il cristianesimo era sopravvissuto nelle catacombe, tramandato di padre in figlio.
I «cristiani nascosti», sfidando la morte (il cristianesimo sul suolo giapponese ebbe il permesso di esistere solo alla fine del secolo), contattarono il primo missionario e gli fecero addirittura l’esame per vedere se era cattolico o protestante.
Non si è mai vista una fedeltà così tenace.
Solo alla fine del XIX secolo cessarono le persecuzioni dei cristiani nel Sol Levante. I pochi rimasti erano quasi tutti concentrati a Nagasaki. E furono centrati, com’è noto, da una delle due bombe atomiche.