di Armando Manocchia
L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato ieri il Global compact migration.
L’Italia, che alla chetichella aveva votato a favore del Patto sui rifugiati, stavolta, insieme all’Austria, l’Australia, la Svizzera e la Bulgaria, si è semplicemente astenuta.
Solo cinque i Paesi che si sono dichiarati apertamente contrari, perchè decisi a fermare l’immigrazione clandestina: Repubblica Ceca, Ungheria, Israele, Stati Uniti e Polonia. E a questi avrebbe dovuto unirsi l’Italia, invece di librarsi nel limbo del solito, sterile, equilibrismo politico.
Moltissimi insulti e critiche sono piovuti sul web contro la Lega, accusata di aver vinto le elezioni proprio grazie alla lotta all’invasione e che ora, invece, si è dimostrata incoerente.
Non serve essere scienziati per capire che questo Patto dell’Onu è un vero e proprio suicidio sociale, culturale e identitario, che concede il libero ingresso in un Paese desovranizzato – quindi non solo senza più frontiere – a clandestini, talebani, fondamentalisti, jihadisti e terroristi. I conti, dicono in tanti, si faranno con le proteste di piazza che si stanno già alimentando e soprattutto alle prossime europee e amministrative.
Per concludere, ricordiamo le dichiarazioni di Angela Merkel, la quale ha affermato che, una volta adottato, il Patto ONU per la migrazione “sarà valido per tutte le nazioni” . Anche per questo motivo, l’opposizione al Global compact avrebbe dovuto essere netta e totale, senza astensioni o tentennamenti di alcun genere.
“Quando, durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite la prossima settimana, il patto verrà nuovamente discusso e adottato, uno stato membro potrà richiedere un voto. Per questo voto, sarà necessario che i due terzi dei paesi ONU lo approvino, e in questo caso si applicherà a tutti. Questo è il caso quando le decisioni vengono prese a maggioranza“, ha detto la cancelliera.
Nel video potete ascoltarla al minuto 2,50 circa