Pensierino della sera.
Dovevamo uscire dall’U€ e dall’€;
E ci genuflettiamo a Bruxelles.
Dovevano ripristinare i confini e fermare i clandestini;
E aderiamo al Patto Onu.
Dovevamo fermare l’islamizzazione;
E facciamo a baci in bocca col Qatar.
Dovevamo creare lavoro;
E invece diamo soldi a chi non lavora.
Dopo 10 anni di austerità, di politiche di rigore imposte dai bankster di Bruxelles, soprattutto ai Paesi PIGS, e dopo quattro governi che definirli illegittimi è politicamente corretto, dopo che tali governi o sedicenti tali, hanno desovranizzato la Nazione, depredato i cittadini e dissolto la nostra identità, finalmente con le elezioni del 4 marzo sembrava arrivata la riscossa italiana per dare una parvenza di speranza, di rinascita per il Paese e di risorgimento per gli Italiani.
Invece no, non era e non è così. Le parole restano parole. I fatti restano fatti. E i fatti sono sotto i nostri occhi. La genuflessione a Bruxelles continua inesorabilmente.
La prima cosa di cui il Paese aveva bisogno, la tanto decantata flat tax per la crescita economica e la conseguente creazione di posti di lavoro e quindi la ripresa dei consumi interni, è svanita nel nulla. Al suo posto ci hanno rifilato la fatturazione elettronica.
Al ripristino delle frontiere, dei confini nazionali e del blocco dell’immigrazione clandestina, ci stanno propinando il Patto Onu, tradotto: il suicidio sociale, culturale e identitario dell’Italia, ma anche dell’Europa e dell’Occidente. Rispetto a questo Patto, l’adesione all’euro e U€, le vere motivazioni della nostra regressione economica e culturale, sono una barzelletta.
Ma che ve lo dico a fare…
se non ve ne siete accorti da soli che anche questi ci pisciano in testa come han fatto gli altri finora, e ci fanno credere che piove?
Armando Manocchia