“Come sindacato dei militari sono indignato: utilizzare i militari per riparare le buche sulle strade di Roma offende la loro professionalità. Ricordo a Raggi e al ministro Trenta che i militari sono altro. Perchè le buche nelle strade di Roma non le vanno a riparare i parlamentari italiani? Una nutrita squadra: il Movimento 5 Stelle ha 220 deputati e 109 senatori, 329 persone messe a lavorare sulle strade di Roma riparerebbero tutte le buche in brevissimo tempo. Volete il cambiamento? Fatevi vedere in mezzo alle strade che lavorate per i cittadini”.
Lo dice su Facebook Luca Marco Comellini segretario generale del Partito per la tutela dei Diritti dei militari (Pdm), il “sindacato dei militari”.”Basta con la logica del militare tutto fare – dice Comellini – dei militare impiegati come bersagli nell’operazione strade sicure, basta con i militari impiegati a fare la guardia a cumuli di mondezza, con i militari utilizzati per ogni emergenza creata dall’incapacità di una classe politica che avrebbe dovuto cambiare il Paese e che invece lo sta affossando. Secondo la nostra Costituzione i militari devono difendere le istituzioni repubblicane, i cittadini, lo Stato e i confini. Sono quelli che hanno giurato fedeltà sulla bandiera e sono disposti a sacrificare la loro vita per adempiere al loro dovere, ma tra i loro doveri non c’è riparare le buche delle strade di Roma. È inaccettabile”.
“Sulla questione di cosa è l’essere militari e cosa sono le foze armate il ministro della Difesa ha pochissime idee e moltissimo diffuse. I militari sono destinati alla difesa dell’Italia, non a soddisfare i capricci e le esigenze di chicchessia“, conclude.