Tari in bolletta come fatto per il canone Rai. Passa (anche) per questa proposta, l’impegno del governo a contrastare l’evasione della tassa sui rifiuti. La possibilità di inserire il prelievo Tari direttamente nella bolletta della luce non riguarderebbe tutte le amministrazioni locali ma i Comuni in situazioni di dissesto o a rischio dissesto e che hanno deliberato un piano di riequilibrio finanziario. E’ il caso, ad esempio, di Terni che lo scorso anno, secondo le fonti interne da Palazzo Spada, per la seconda rata Tari ha incassato solo un milione rispetto ai dodici previsti. Sono ammanchi che pesano sulle casse comunali.
La novità, già oggetto di critiche e polemiche, sarebbe contenuta in un emendamento a firma della Lega che dovrà essere discusso in Commissione Bilancio al Senato.
Inserendo la Tari nella bolletta elettrica, si distribuirebbe dell’imposta il pagamento in sei mesi (corrispondenti appunto alle bollette luce che hanno cadenza bimestrale). Non più quindi acconto e saldo Tari in due rate l’anno ma la tassa dei rifiuti da pagare a rate ogni due mesi. (www.investireoggi.it)