NEW YORK, 18 DIC – Nonostante l’opposizione degli Stati Uniti e dell’Ungheria, l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato a grande maggioranza un quadro globale non vincolante che fornisce linea guida ai paesi dove risiedono la maggior parte degli oltre 25 milioni di rifugiati al mondo.
Il Global Compact on Refugees, da non confondere con quello sui migranti, rafforza la responsabilità condivisa per aiutare coloro che sono costretti a fuggire dal proprio Paese a causa di conflitti o persecuzioni. Il testo è passato con 181 sì, 2 no e 3 astenuti.
Il Patto Globale sui Rifugiati, il cui via libera dall’Assemblea Generale Onu arriva pochi giorni dopo l’adozione a Marrakech del Patto Globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare, è stato approvato come parte della risoluzione annuale sull’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. È uno strumento operativo non vincolante che ha lo scopo di rafforzare la cooperazione e fornire un sostegno più solido ai Paesi che ospitano la maggior parte dei profughi.
Per l’Italia (a quanto pare, senza consultarsi con il governo) ha firmato la rappresentante italiana alle Nazioni Unite, Mariangela Zappia, nominata da Gentiloni proprio verso la fine del suo mandato. La sua nomina suscitò una bufera alla Farnesina e causò le dimissioni di Luca Giansanti, direttore generale per gli Affari politici del ministero degli Esteri.