ROMA, 16 DIC – “Anche mio nipote è stato arruolato nell’Isis a 11 anni e gli hanno fatto il lavaggio del cervello: ho provato a parlarci, ma mi ha risposto che se avessi insistito mi avrebbe ucciso”.
E’ questa la testimonianza shock al Forum di Doha – riporta El Mundo – di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace del 2018 per la sua lotta a difesa delle donne yazide rapite dai jihadisti in Iraq, come capitato a lei, e ridotte a schiave sessuali dai miliziani dello Stato islamico in Iraq. ansa