I partigiani vogliono un fronte antifascista di dimensione continentale

Napoli antifascisti all’opera

L’Anpi getta la maschera e strizza l’occhiolino al mondo della politica, lanciando un convegno che chiama a raccolta tutti gli schieramenti ed i gruppi ”antifascisti” d’Europa.

“L’obiettivo dell’Anpi nazionale è contribuire ad avviare la costruzione di una moderna rete antifascista di dimensione continentale in una fase di preoccupante espansione di forze razziste, nazionaliste, oscurantiste, neofasciste e neonaziste vecchie e nuove. In alcuni Paesi, come la Polonia e l’Ungheria, tali forze sono al governo e, in forme diverse, sono state approvate modifiche costituzionali e sono già in atto restrizioni ai diritti politici, civili e sociali”. Questa l’introduzione all’evento, come riportato da “Il Secolo d’Italia”.

Pochi giorni fa, la presidente dell’Anpi Carla Nespolo, aveva attaccato il decreto sicurezza promosso da Salvini. “Con l’approvazione del decreto sicurezza si stravolge di fatto la Costituzione e l’Italia entra nell’incubo dell’apartheid giuridico. È davvero incredibile che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all’accoglienza, all’integrazione”.

Secondo i partigiani, la necessità di costruire un fronte antinazionalista ed antirazzista europeo,  deve però arrivare dopo un forte intervento politico. L’Anpi chiede infatti un “Impegno senza sconti per evitare comportamenti e stili di vita che possono alimentare questo clima deteriore che va montando”. Ancora più esplicito del sopra citato intervento quello della senatrice a vita Liliana Sagre, che chiede leggi che impongano il divieto di attività di propaganda di stampo fascista e la chiusura di quei centri che le favoriscono. Il riferimento a Forza Nuova e CasaPound non passa di certo in sordina.  (Il Giornale)

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