Bloccare i fondi strutturali destinati ai Paesi che non rispettano i valori europei e violano le regole sullo stato di diritto. Questa la richiesta che arriva dal Parlamento europeo, dove le commissioni responsabili per il bilancio, riunite in sessione congiunta, hanno approvato la proposta con 43 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astensioni.
Se le nuove regole entreranno in vigore, la Commissione Ue, assistita da un gruppo di esperti indipendenti, dovrà stabilire una griglia di valutazione dello stato di diritto nei Paesi membri, con le conseguenti misure da prendere in caso del loro mancato rispetto. La decisione ultima sull’attivazione delle sanzioni, compreso il possibile congelamento dei fondi, resterebbe comunque nelle mani del Pe e dei Paesi Ue, che potranno anche sbloccare le risorse una volta verificato che il Paese coinvolto ha preso misure correttive.
Per proteggere i beneficiari finali da eventuali sanzioni determinate dal comportamento delle amministrazioni centrali, gli europarlamentari propongono che i governi siano comunque obbligati a portare avanti i programmi già avviati, attingendo le risorse solo dalle casse pubbliche. La proposta fa parte del pacchetto sul bilancio dell’Unione 2021-2027, e dovrà ora essere approvata dall’intera plenaria del Pe prima che possano partire i negoziati con gli Stati membri. ANSA EUROPA