La violenza LGBT: un fenomeno di cui nessuno parla. L’occupazione della Basilica di San Petronio a Bologna non è un caso isolato, nè un gesto di cani sciolti o estremisti: è la logica conseguenza di una mentalità che vuole imporre una visione contro natura dell’uomo e della vita.
Se nella rossa Bologna si pensa che una laurea in medicina comporti l’obbligo di uccidere i bambini non ancora nati, nel resto del mondo si diffonde l’idea che chi si oppone all’ideologia gender deve essere sciolto nell’acido.
Attivista LGBT, femminista e pro aborto attacca sacerdote con acido solforico
La femminista pro aborto e attivista Lgbt, Elis Leonidovna Gonn, ha attaccato con acido solforico un sacerdote cattolico mentre stava confessando. Il fatto è accaduto in Nicaragua e il prete coinvolto è Mario Guevara, vicario della Cattedrale metropolitana di Managua, capitale dello stato centramericano e ha riportato gravi ustioni sul viso e sul corpo.
La 24enne ha gettato acido solforico sul viso e sul corpo del religioso, ferendolo gravemente. La polizia nazionale del Nicaragua ha riferito che la donna arrestata ha un passaporto russo ed ha assicurato indagini adeguate per chiarire pienamente i fatti.
Al momento dell’attacco la femminista indossava una camicia nera con l’immagine di un bambino non ancora nato che mostrava il dito medio, una t-shirt che solitamente utilizzano i gruppi pro-aborto.
Dopo l’attacco, il sacerdote 59enne, che è anche affetto da diabete, è stato portato in ospedale da padre Luis Herrera, il rettore della Cattedrale. L’arcidiocesi di Managua, guidata dall’arcivescovo e cardinale Leopoldo Brenes, ha comunicato che il sacerdote è ora in condizioni stabili, è stato congedato dall’ospedale e continuerà il suo trattamento a casa, dove continuerà a ricevere le cure mediche necessarie dopo le gravi ustioni subite. “Deploriamo l’attacco e invitiamo tutti i fedeli a unirsi in preghiera per tutti i nostri sacerdoti“, hanno aggiunto dall’arcidiocesi.
Sul suo account Twitter, il vescovo ausiliare di Managua, il vescovo Silvio Báez, ha deplorato l’attacco e ha espresso la sua solidarietà a padre Guevara. “Lo accompagno con l’amore di un fratello e offro le mie preghiere per la sua guarigione totale. Gesù e la sua Madre Benedetta proteggano i nostri sacerdoti!“.
Lo scorso luglio lo stesso Báez, il cardinale Leopoldo Brenes, il nunzio apostolico Stanislaw Waldemar Sommertag e il vescovo Miguel Mantica erano stati attaccati, presso la Basilica di San Sebastian di Diriamba, dalla polizia e dai paramilitari sandinisti legati al governo marxista di Daniel Ortega.
Matteo Orlando – fattisentire.org