Popolo della famiglia: proposte e idee per la crescita in Italia

di Mirko De Carli – Coordinatore nazionale Alta Italia del Popolo della Famiglia

L’accordo raggiunto tra Juncker e Conte sul rapporto Deficit / Pil allo 2.04% è  la conclusione di una farsa che è stata tirata lunga, appositamente, per diversi mesi e che si concluderà come abbiamo sempre affermato: il Governo italiano ha ceduto alle pressioni di Bruxelles, ha accettato le istanze avanzate dalla Commissione europea ed ha previsto, per la Manovra finanziaria di quest’anno, un rapporto Deficit Pil di poco superiore allo 2,04%, più o meno in linea con quanto accordato dal Governo Italiano Gentiloni con l’Europa.

Purtroppo, è proprio il caso di dirlo che “le chiacchiere stanno a zero” e i fatti sono questi, e soprattutto l’aspetto che più ci allarma riguarda la spesa. I miliardi che rientrano “dentro”questa manovra sono ridotti sensibilmente rispetto a ciò che era previsto inizialmente, con un rapporto Deficit /Pil al 2,4% e soprattutto, fatti alla mano, investiti in misure inefficaci e inique come il reddito di cittadinanza e la riforma sulle pensioni in “quota 100 “.

Il Reddito di cittadinanza e la Riforma “quota 100”sulle pensioni non genereranno, e ne sono fortemente convinto, nessuna crescita del Prodotto Interno Lordo, nessun nuovo posto di lavoro e nessuna nuova impresa in Italia.
Il problema strutturale del nostro Paese soprattutto dovuto alla “stagnazione “economica ultra decennale, è quello di non creare misure che diano veramente slancio all’economia reale per favorirne, così, la tenuta del sistema imprenditoriale italiano con la crescita di nuove imprese e la nascita di nuovi posti di lavoro.

Il problema oggi è uno e uno soltanto: la piena occupazione.
Abbiamo oggi un tasso di disoccupazione troppo alto che naturalmente è un macigno per le famiglie che ne subiscono i contraccolpi, mantenendo i giovani disoccupati che sono un dato costante tra le categorie nazionali e in cui, l’unico modo per risolverlo, era di snellire fortemente la burocrazia e riformulare, una equa tassazione, soprattutto per le imprese a conduzione familiare.

Purtroppo si è deciso di favorire con i soldi “persi” dal rapporto deficit Pil precedentemente stabilito, una forma di “baratto” elettorale: la Lega convincerà i suoi a votarla nuovamente con la “riforma” in cassa sulle pensioni mentre i Cinque Stelle “abbaglieranno “ gli italiani con il Reddito di cittadinanza.
Il Paese ne esce sconfitto da questa manovra finanziaria perché continuerà a vivere nella “stagnazione” economica e credo che creerà il malumore e il malessere l’anno prossimo nel momento in cui dovrà essere ulteriormente ridotto il rapporto Deficit Pil come da impegni europei e, probabilmente, queste misure diverranno insostenibili:la retorica degli 80€ si replica anche con il Governo gialloverde.

In alternativa a tutto questo, il Popolo della Famiglia è stato chiaro: abbiamo presentato alcune proposte che vedono in due punti centrali la crescita economica del nostro Paese: meno tasse per la famiglia e piena occupazione.

Per fare questo e dare concretezza alle nostre proposte, stiamo raccogliendo in tutta Italia le firme per presentare la nostra Proposta di legge di iniziativa popolare sul Reddito di Maternità e cioè, garantire alla donna che sceglie di ”fare” la mamma, uno stipendio di 1000 euro al mese per i primi 8 anni dalla nascita del figlio e lo facciamo perché crediamo che il primo vero grande problema di questo Paese sia l’inverno demografico e per tornare a mettere al mondo figli; crediamo che prima di tutto sia fondamentale riconoscere il ruolo sociale e pubblico, anche stipendiato, della mamma.

Pensiamo al quoziente familiare, chi ha più figli paghi meno tasse e soprattutto siamo convinti che vadano realizzati sostanziosi incentivi alla natalità e non buttare le briciole sotto al tavolo come hanno fatto tutti i Governi precedenti, compreso quello attuale.

Inoltre siamo convinti che ci sia urgenza di creare posti di lavoro e di creare nuove imprese, sappiamo bene che l’88%del tessuto economico nazionale è Made in Family.
Riteniamo doveroso, a tal proposito, rilanciare la cancellazione della tassa più iniqua e ingiusta che ci sia per l’economia nazionale, l’Irap, favorendo una detassazione totale per gli utili investiti nell’impresa e favorire una riduzione, quasi a zero, del cuneo fiscale per l’assunzione dei giovani under 40.
Queste misure che sarebbero state pienamente compatibili con gli impegni presi verso l’Unione europea e non avrebbero creato uno sperpero di denaro pubblico in misure inefficienti e inefficaci, avrebbero nel medio periodo arrecato benefici al tessuto economico nazionale,evitato probabilmente, casi come la Caffè Hag Splendid, la Pernigotti mostrandoci la realtà italiana di aziende che delocalizzano solamente per ridurre i costi produttivi, aziende i cui brand vengono acquistato da multinazionali straniere perché fallite.
Questa era la migliore ricetta economica possibile per cercare di tutelare il sistema produttivo nazionale, incentivarlo a crescere e a migliorarsi per incrementare il volume d’affari e creare, così, nuovi posti di lavoro.

Altro punto centrale: sostenere, incoraggiare e favorire le famiglie italiane e la nascita di nuove famiglie, soprattutto quelle numerose, perché oggi più che mai quello che dobbiamo fare è invertire il trend del tasso di natalità che purtroppo raggiunge dati sempre peggiori ogni anno e sempre negativi per l’economia del nostro Paese.