Qui si stanno perdendo non solo le radici cristiane ma pure i lumi della ragione

di Gianmarco Landi

Mi sovviene alla mente l’episodio recente della ragazzina stuprata nel bagno di una discoteca da uno spacciatore maghrebino, ripresa con il telefonino dall’amica sghignazzante a cui non passò per la testa di chiamare aiuto o intervenire. Il nesso tra le ragazzine idiote e i contenuti che infonde quella marionetta di rapper dell’industria musicale, sul cui altare si è consumato un sacrificio umano da paganesimo politically correct, è pacifico.

Qui si stanno perdendo non solo le radici cristiane ma pure i lumi della ragione di ciò che noi chiamiamo civiltà politica laica. Queste cose però non accadono per caso, perchè la cultura di massa è patrimonio di chi sta portando i cervelli all’ammasso di un Mondo, una illegalità e una morale senza più confini. Il disegno è finalizzato scientemente a rendere le società occidentali effemminate e cedevoli verso un orizzonte di meticciato, incapaci di perpetuarsi sensatamente con l’imposizione di vincoli che opprimono l’economia e privano le giovani generazioni degli obiettivi di una casa, di una famiglia di un soddisfacente lavoro.

La società che si persegue è quella delle future donne senza cervello ingravidabili da occasionali mandinghi africani al fine di distruggere la società del ceto medio e così riproletarizzare le masse. Che bel futuro che le attende, ex ragazzine superficiali e future mamme single buone a mettere robe sugli scafali anche a Natale o a servire panini del Mc Donalds la domenica, per poter pagare i vizi del figlio capitato quando a 16 anni, tra un concerto e un rave party, hanno incontrato il loro principe azzurro sceso dal gommone.

Ovviamente in questo radioso orizzonte No border la figura idealtipo dei maschi bianchi, istruiti e ricchi, devono essere oppresse e ‘frocizzate’. In questo nuovo modello sociale, quello delle magliette con le scritte ‘+sborra -sbirri’, i principi azzurri non devono svegliare più le belle addormentate nel bosco con un bacio scendendo da cavallo con tanto di mantello avvolgente e rassicurante, bensì devono essere dei rapper ignoranti, meglio ovviamente se di colore.

Quando io o qualsiasi italiano colpevole di carnagione chiara e del valore borghese dell’istruzione, chiamo un esponente del gentil sesso ingegnere e non ingegnerA, per non parlare di ministro e non ministrA, trovo un plotone di esecuzione di elevati cervelli femministi che mi mettono le palle nel tritaghiaccio del politicamente corretto, per non parlare del fatto che, se per mera ipotesi toccassi un culo calamitante come coronamento di un approccio evidentemente maldestro, sarei oltre che un peccatore maschilista anche un delinquente passibile di essere perseguitato anche giudiziaramente per non so quanti reati.

Questo accade mentre le ragazzine di 12 anni evolvono la loro adolescenza assumendo le pose socialmente approvate delle immigrofile “no border”, che possono fruire di spettacoli turpi attraverso cui emozionarsi verso chi, emulando i delinquenti delle gang di neri metropolitani generalmente morti entro i 30 anni, sbraita in pubblico chiamandole troie, puttane, scorciacazzi, etc invitandole a drogarsi e a mettersi a pecorina!

La gran parte di questo decadimento è attribuibile alle donne come la madre di quel trapper dalle sinapsi svalvolate. Se una madre non è capace di trasmettere al figlio il valore del rispetto per gli altri esseri umani, specie per le donne, la prima responsabile per il maggior carico di violenza sulle donne, che io vedo proiettarsi in futuro con maggiore virulenza, è proprio quella madre fallimentare.

Quello stronzetto, che incita alla violenza e alla degenerazione totale attraverso uso di droga, compimento di rapine, reati e violenza varia, dovrebbe essere “preso a schiaffi“, insieme ai suoi produttori, in modo che i suoi fans capiscano cosa succede quando si esprimono propositi di sovversione violenta che scassano i limiti.

L’abuso delle norme di sicurezza del locale e la carneficina di vittime, sono il chiaro e logico frutto di uno stesso indirizzo ideologico coerente alla regione di appartenenza dell’ex Presidente della Camera, le Marche, con i suoi nuovi stili di vita che saranno gli stili di vita di tutti noi.

Quando la politica adula e impone per anni i totem della illegalità conclamata a detrimento dell’ordine statale, corrompendo finanche le prefetture e le questure impegnate nel promuovere disordine pubblico, lo Stato e la legalità se ne vanno a farsi fottere come una quindicenne che si droga e si abbandona a queste mitologie turpi e oscene. Perciò, in stretta conseguenza, i più deboli pagheranno il prezzo della distruzione dello Stato e dei valori posti a fondamento.

Quelle sei vite umane drammaticamente spezzate sono il tragico segno di tutto ciò.