Romeni gli occupano la casa. Proprietario dorme nel garage

Lui si chiama Juri Malini, ha 47 anni di Zona Predosa, piccola frazione alle porte di Bologna.  E’ la vittima di un cortocircuito che ha davvero dell’incredibile, ma dal sapore prettamente italiano. Dopo aver affidato la sua casa ad Anzola dell’Emilia al Comune affinché la affittasse, una famiglia di romeni l’ha occupata abusivamente e ora il senzatetto è lui. Costretto a vivere senza riscaldamento in un minuscolo garage mentre gli abusivi si godono il suo appartamento.

Partiamo dal principio. Juri comprò la casa nel lontano 2008. Tutto andava bene finché, per motivi di lavoro, non decide di andare per qualche tempo all’estero. Che fare dell’appartamento? Invece di trovare un affittuario in proprio, decide di affidare (dietro pagamento di un affitto) la casa al Comune di Bologna che – spiega Il Resto del Carlino – ha deciso di utilizzare l’immobile per piazzarci migranti e famiglie in diffoltà. Alla fine, stanze e saloni sono finiti in mano a una famiglia di romeni “che lo ha ridotto in condizioni pietose”. “Basti dire che il preventivo per sistemarlo supera i 36mila euro”, racconta Juri al Resto del Carlino. Da rifare completamente ci sono mobili, elettrodomestici, sanitari, il legno a vista. Insomma: tutto. Quellio che “non è stato rovinato è stato rubato”.

Secondo quanto racconta il proprietario dell’appartamento, dopo qualche rata pagata dai romeni, sarebbe stato il Comune a provvedere al costo dell’affitto. Senza contare le spese condominiali, sempre a carico della collettività.

Tutto qui? Macché. Perché non appena il Comune ha dato il via allo sfratto esecutivo dell’immobile sono iniziati altri problemi. Non appena la prima famiglia ha consegnato le chiavi, immediatamente ne è subentrata un’altra (con lo stesso cognome) che per occupare l’alloggio ha “sfondato una finestra” e “cambiato le serrature”. Con la conseguenza – spiega Malini – che ” io, che sto continuando a pagare il mutuo, non posso rientrare in casa mia perchè questa famiglia l’ha occupata e né i carabinieri, né il Comune di Bologna, né un’azione legale, dopo sette mesi dal fatto mi permettono di rientrare in possesso della mia casa”.

Juri è ovviamente stizzito. E si capisce. Il Comune sta aspettando la decisione della procura sull’occupazione, ma come sempre le pratiche vanno per le lunghe. Pensate alla clinica di Firenze in via del Pergolino, occupata ormai da tre anni e – nonostante l’ordine di sgombero del giudice – ancora in mano agli abusivi. “Chi ha scassinato l’ingresso e occupato la mia casa ha più diritti di me – conclude Malini – Io dormo in un garage e loro dormono nella mia casa. E il Comune paga il loro affitto”.

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