Multiculturalismo, la tomba di una civiltà

di Alessandro Scipioni  – –  www.adhocnews.it

Un Paese composto di più civiltà è un Paese che non appartiene a nessuna civiltà ed è privo di un suo nucleo culturale costitutivo. La storia dimostra che nessuna nazione così costituita può durare a lungo come nazione coesa“, diceva Samuel P. Huntington.

Una società multiculturale non può essere neppure propriamente definita come una civiltà autonoma. Nella storia quasi tutti gli stati multietnici hanno sempre poggiato la loro sopravvivenza sul predominio di un etnia dominante; intendendo per etnia un coesa comunità con forte affinità di caratteri fisico-somatici, culturali, linguistici e storico-sociali.

L’ossessione di guardare al multiculturalismo in maniera dogmatica accettando aprioristicamente la concezione che una società multiculturale fosse la giusta soluzione, per realizzare la giustizia e la pacifica convivenza tra i popoli presenti su un determinato territorio ha portato troppo spesso a mettere in discussione i valori fondanti della nostra civiltà.

Tali valori sono stati visti non come dei pilastri della nostra ragione di essere, ma piuttosto come dei pericolosi ostacoli alla realizzazione di quel modello che tutti gli intellettuali da salotto radical chic si auspicavano. Ci siamo ubriacati di cosmopolitismo, non comprendendolo ma assumendolo tout court, ed abbiamo dimenticato di essere figli di una tradizione che ereditiamo come custodi, e la cui eredità ed integrità siamo moralmente obbligati a tramandare e preservare.

Le culture di riferimento sono esattamente come le ascendenze familiari, sono le nostre radici non le scegliamo ma le ereditiamo ed abbiamo il dovere di tramandarle e custodirle, poiché è questo dovere a dare un significato al nostro passato ed una prospettiva al nostro domani.L’Europa si sta lentamente lasciando morire.

Nella tanto auspicata società globalizzata, non vengono messi in discussione i principi, le tradizioni, la cultura dei nuovi arrivati, bensì i valori di riferimento degli autoctoni. Conseguenza è che le comunità che si insediano nel Vecchio Continente tendono a preservare la propria identità, rifiutando categoricamente la nostra cultura. Abbiamo il dovere di difendere la cultura occidentale, che altrimenti si estinguerà.