Sale la tensione tra Italia ed Egitto in merito alla morte di Giulio Regeni. Dopo la decisione comunicata dal presidente della Camera, Roberto Fico, di sospendere i rapporti col Parlamento egiziano in mancanza di una svolta sul caso, le autorità egiziane hanno deciso di rispondere “con la stessa moneta”. “Non possiamo che agire nello stesso modo”, ha detto il segretario della Commissione Affari esteri del Parlamento egiziano, Tarek El Khouly.
Precisando di esprimere “un’opinione personale”, El Khouly ha ricordato che “l’Egitto tratta con gli altri Paesi sulla base del principio di reciprocità”. “Ci sono anche casi egiziani in Italia” – Il parlamentare egiziano ha poi sottolineato che la decisione della Camera italiana di interrompere i rapporti con l’Egitto è “ingiustificata”, in quanto in Italia ci sono casi analoghi che non fanno scattare un boicottaggio da parte de Il Cairo. “Anche noi abbiamo cittadini egiziani e abbiamo presentato richieste a loro riguardo seguendole con il ministero degli Affari esteri”, ha dichiarato.
Il dicastero – ha aggiunto il deputato, senza indicare nomi di questi cosiddetti “Regeni egiziani”, come li chiamano i media – “segue il caso di alcuni giovani egiziani scomparsi in Italia e che sono stati vittima di alcuni crimini orribili. Dunque penso che questo atteggiamento sia scorretto e ingiustificato. tgcom24.mediaset.it
Giulio Regeni: a Londra lavorava per un’azienda di intelligence USA
Tv dei militari egiziani, “professoressa di Regeni coinvolta nell’omicidio”
Ex capo dei Ros: Regeni è stato mandato a morire dai Servizi inglesi
Regeni, capo sindacato ambulanti: “Era una spia, ucciso da apparati stranieri”
Nel gruppo di ricerca di Regeni c’era un infiltrato dei servizi segreti inglesi
Egitto, generale Magdy Basyouni: Regeni ucciso da 007 stranieri