Decreto Salvini, corteo non autorizzato: tre antifascisti denunciati

Bari – Sarebbero stati i promotori di un corteo non autorizzato che nella serata di mercoledì ha attraversato alcune strade del centro città, da piazza del Ferrarese all’ex caserma Rossani, in via Giulio Petroni. Per questo tre persone sono state segnalate dalla polizia all’Autorità giudiziaria, per la violazione dell’art. 1 del DL 113/18, noto come ‘decreto sicurezza’, approvato definitivamente proprio ieri dalla Camera dei Deputati, ovvero “per aver ostacolato la libera circolazione ostruendo alcune strade”.

Scattano dunque anche a Bari i primi provvedimenti in applicazione al decreto voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che introduce, tra le altre misure, anche il reato di blocco stradale per chi interrompe una strada o i binari del treno, prima derubricato ad illecito amministrativo.

Il corteo non autorizzato – hanno ricostruito gli agenti della Digos – ha avuto inizio al termine di un primo corteo, regolarmente comunicato, organizzato dai ‘Collettivi Antifascisti baresi’ per ricordare l’uccisione di Benedetto Petrone avvenuta il 28 novembre 1977. A corteo concluso, “una cinquantina circa di manifestanti, molti dei quali militanti del centro sociale ‘ex caserma liberata‘, benché diffidati dai funzionari di polizia in servizio sul posto, hanno inscenato un nuovo corteo non autorizzato che, partendo proprio da piazza Ferrarese, ha percorso corso Cavour e altre vie centrali della città fino a giungere in via Giulio Petroni, sede del centro sociale’ Ex caserma liberata’”.

Oltre che a mettere a rischio l’incolumità stessa dei partecipanti – sottolineano gli investigatori – il corteo “ha causato gravi disagi alla circolazione delle auto private e dei mezzi di trasporto pubblici determinati da blocchi stradali che hanno ostacolato ed ostruito alcune strade”. Di qui la segnalazione all’Autorità giudiziaria per la violazione dell’art.1 del ‘decreto sicurezza’.

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