ANCONA, 27 NOV – Due donne siriane di 21 e 27 anni accompagnate da un bimbo di 3 anni, sono state arrestate ieri allo sbarco nel porto di Ancona da un traghetto proveniente da Patrasso perché in possesso di documenti falsificati. Accusate di ricettazione e uso di documento falso per l’ingresso illecito in Italia, di fronte alla prospettiva di un processo per direttissima hanno accettato di essere reimbarcate sulla stessa nave.
Poi però hanno deciso di chiedere asilo e formalizzato la richiesta assistite da un legale, dalla presidente dell’ associazione Incontri per la democrazia Cristina Cecchini, mediatori culturali, una psicologa. Sono state rimesse in libertà e affidate al Coos Marche. Sulla banchina dello scalo dorico si sono radunati rappresentanti dei centri sociali e associazioni come l’Ambasciata dei diritti. Le due erano dirette in Svezia e in Germania per raggiungere i mariti. Hanno presentato alla polizia di frontiera dei passaporti rubati e con la pagina delle generalità contraffatta.ANSA