Il Marocco ha finanziato le moschee di Madrid e Barcellona con 1,4 milioni di euro nel 2017 e finanzia quasi tutte quelle di culto musulmano nelle città di Ceuta e Melilla, secondo i dati confermati dal ministero di Affari Islamici all’agenzia Efe, citata da media iberici. Gli aiuti finanziari sono destinati unicamente alle necessità di culto, canalizzati attraverso associazioni legali e sempre su domanda dei fedeli, ha assicurato il ministro di Affari Islamici, Ahmed Tawiq.
“Non esiste nessun programma politico dietro”, ha rilevato Tawfiq nel difendere il “modello marocchino” di Islam, basato “sulla tolleranza, la pace e la coesistenza, più sul rispetto delle leggi aliene e dell’ordine pubblico”, compatibile con il quadro legale e di convivenza spagnolo. Gli aiuti sono canalizzati mediante la Agrupacion de Mezquitas de España, iscritta in Spagna come ente religioso dal dicembre 2015 e con sede a Fuenlabrada (Madrid), dove si trova una delle sei moschee – Al Umma – sovvenzionate da Rabat.
Da parte sua, il ministro portavoce del governo di Rabat, Mustafa Jalfi, ha detto che il ministero finanzia 34 delle 42 moschee di Ceuta e 17 a Melilla, in pratica tutte quelle presenti nell’enclave spagnola in Marocco, riferisce il quotidiano ABC. Inoltre, paga gli stipendi di 95 funzionari religiosi a Ceuta e di 58 a Melilla, secondo i dati ministeriali ufficiali.
Secondo le stime indicate, sono circa due milione e mezzo i musulmani presenti in Spagna, dei quali almeno un milione di nazionalità marocchina. (ANSAmed).