Immigrazione: perché Salvini tace sul global compact Onu?

Se governassero ancora Renzi o Gentiloni il consenso del governo sarebbe comprensibile: la prospettiva è infatti quella che da qualunque parte del mondo verranno a frotte da noi.

Il global compact sulle migrazioni – di cui nessuno parla per non farlo conoscere agli italiani – fara’ cadere ogni distinzione tra chi è profugo e chi è migrante economico.

Perché il governo Conte è pronto a sottoscriverlo, come ha ammesso mercoledì il ministro Moavero in risposta a una durissima interrogazione di Giorgia Meloni? Perché persino Salvini non dice una parola sul rischio di invasione incontrollabile perseguito dalle Nazioni Unite?

Eppure parliamo di un documento pericoloso, che punta a negare il diritto alla difesa dei confini nazionali, perché garantisce qualunque tipo di migrazione. È stato detto con efficacia che si potrà espatriare anche per il clima; si sa, in Africa fa caldo…

Vengono così abbattute le politiche degli Stati, si emigra quando si vuole e dove si vuole. Ovviamente saremo la meta preferita e non certo per turismo.

L’accordo sulle migrazioni sarà siglato i prossimi 10 e 11 dicembre a Marrakech, tanto per garantire il massimo di diffusione alle popolazioni locali. Ma al banchetto contro la sovranità degli Stati non parteciperanno diversi paesi: gli Stati Uniti, ad esempio. E Israele. Austria e Ungheria. L’Australia e la Polonia. E anche la Svizzera e la Repubblica Ceca. Loro no, la firma sull’invasione, “si accomodi”, non la metteranno.

Il governo italiano, invece, è pronto a capitolare per bocca del suo ministro degli Esteri. Ed è incredibile che questo possa accadere. I giornali sono silenti, solo Fratelli d’Italia ne parla, e la denuncia è arrivata appunto a Montecitorio con Giorgia Meloni: “Come fa il Governo della difesa dei confini nazionali, il Governo che ha fatto dell’immigrazione la grande rotta di cambiamento, a sottoscrivere questa roba?”.

È oggettivamente indigeribile che l’esecutivo possa decidere di sottoscrivere il patto scellerato promosso dall’Onu, sia pure sotto la finzione della volontarietà. Qui è Salvini che deve entrare in campo e finora non si è ancora capito perché il leader della Lega se ne sia stato zitto sul Global compact. Eppure gran parte delle nazioni che hanno fatto del sovranismo una bandiera stanno dicendo no ad un’intesa sulla pelle dei popoli e anche il governo italiano – questo governo italiano – dovrebbe sentire il dovere morale di rifiutare la sottoscrizione dell’accordo.

Chi firma è complice dell’invasione prossima ventura: Conte e Salvini vogliono assumersi questa enorme responsabilità? Chi decide per l’Italia, in quale sede? Moavero ha detto che il governo ne riparlerà.

Lo faccia al più presto perché sottoscrivere questo patto vorrebbe dire sconfessare tutta la politica fatta finora sull’immigrazione.

A che serve chiudere i porti se poi si da’ il via libera ad un progetto che sembra firmato da George Soros? Ha fatto bene Fratelli d’Italia a chiedere che il governo non firmi il patto.

Ma ci vuole una grande battaglia per accendere i riflettori su questa follia che rischiamo di approvare.

Francesco Storace

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