La Grecia costretta a vendere centinaia di siti archeologici

Il tumulo di re Filippo di Macedonia, il padre di Alessandro, che sorge a Vergina. Il Palazzo di Cnossos a Creta, mitica sede del Minotauro. Il castello di Patrasso fatto elevare da Giustiniano, e quello veneziano di Corfù, patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Il museo di antichità bizantine di Tessalonica. Repertoriati al ministero greco delle Finanze, sono conferiti al TAIPED, il fondo per le privatizzazioni, per la vendita.

Per quanto sembri incredibile, Le Figaro elenca cose che sembrano un esecrabile raschiare il fondo del barile:  anche il sito preistorico di Santorini  e il connesso museo,  con le inestimabili  statuine della cultura cicladica,  secondo millennio avanti Cristo. Quel che resta del sito archeologico di Sparta col minuscolo museo. Il sito di Eleusi sacro a Demetra, dove avevano luogo i misteri eleusini.

Ad Eleusi han portato puttane /

Cantò Ezra Pound  a chiusa della  poesia “Contro l’ Usura”. E’ stupefacente constatare la dettagliata  precisione della sua profezia.

Ad  Eleusi han  portato puttane/  carogne crapulano/ ospiti d’usura,

ma la traduzione per quanto magistrale, non rende l’originale inglese:

They have brought whores for Eleusis
Corpses are set to banquet
at behest of usura.

Cadaveri si  dispongono a banchetto/ Al comando di usura”.

Com’è perfettamente vero, reale. Li riconosciamo  dalle foto,  li vediamo in tv –  questi cadaveri viventi  che  banchettano con  memoria della civiltà d’Europa, spazzolano fino all’ultima polpa della nostra cultura che  ci è cara più della vita,  biascicano divorando l’oro di Filippo e le colonne doriche di Eleusi, senza non dico vergogna, ma la minima idea dell’orrendo spettacolo che danno  col loro appetito di cadaveri, col loro trangugiare da vampiri. Anzi si congratulano con la vittima che stanno spolpando. Moscovici solo ieri diceva a Tsipras: “La crisi greca finisce “e io sono felice” perché è un momento storico”. Era di giugno. E ricordiamo il nostro (loro) Gentiloni addirittura intenerirsi: “Tsipras ha salvato il suo paese scommettendo sull’Europa”,  con l’occhio lucido mentre serviva in tavola i Cadaveri europei.

Tra questi vampiri insaziabili non dobbiamo dimenticare il posto d’onore a Mario Draghi: l’uomo che prima, come consigliere di Goldman Sachs consigliò ad  Atene i trucchi contabili con cui entrare nell’euro falsificando i bilanci, e  dopo come governatore della pseudo-Banca Centrale Europea, ha praticato sui greci la tortura del blocco dei bancomat, per indurli  ad accettare la schiavitù.  Un  crimine  – perché  l’elementare dovere primo di una banca centrale è quello di mantenere la liquidità – che Draghi proverà ad usare contro di noi, perché lui, come  ogni governatore o membro del consiglio dalla BCE, sono esenti da conseguenze penali. Nessun tribunale umano può giudicarli, essi se ne sono chiamati al disopra: il che fa della BCE, la centrale dell’Usura, un dispotismo, con  l’usuraio-capo legibus solutus, da far  sembrare l’impero ottomano uno stato di diritto.

E i nostri media  suonano il violino a ”Europa è pace”, “Europa è libertà”,  “populisti non sono democratici”.

Puttane sviolinanti per Usura.

Mostruosi vampiri cadaverici  eurocratici che s’ingozzano di storia, spogliano la nobile madre della nostra cultura  europea  di cui non gli frega niente, se non vedere cosa si possa intascare dai biglietti dei musei. Gente morta dentro e fuori che si attacca agli spiccioli, la Grecia deve mettere insieme otto miliardi per fine 2018, le han fatto firmare l’impegno di  fare avanzo primario per i prossimi  42 anni…. [… ]

Maurizio Blondet >>>