di prof Augusto Sinagra
CSM: PARANOIA O “PIZZINI” GIUDIZIARI?
Il Consiglio Superiore della Magistratura non è organo costituzionale dello Stato, non è organo legislativo e meno che mai organo di sindacato costituzionale delle leggi. C’è già la Corte costituzionale.
Il CSM ha competenza in materia di carriere e di responsabilità disciplinare di magistrati in generale di garanzia di indipendenza e autonomia di questi.
Non è poco ma il CSM, sconfinando dalle proprie competenze, non perde occasione per esprimere “pareri”, che nessuno gli chiede, in tema di costituzionalità degli atti legislativi: o ignora l’esistenza della Corte costituzionale ovvero oggettivamente ne usurpa le funzioni.
Così è stato da ultimo con il “decreto sicurezza” del Ministro Salvini.
È vero che i “pareri” del CSM costituzionalmente non contano un cappero, ma vi è un aspetto “obliquo” che non va sottaciuto: i giudici ordinari per le più diverse ragioni di convenienza e anche di opportunità tendono a compiacere il CSM e cercano di “tenerselo buono”. Si sa, i giudici non hanno rapporti stretti di parentela con le tigri del Bengala.
Avviene, dunque, che il giudice ordinario tende a condividere e comunque ad adeguarsi a questi strani pareri del CSM che in tal modo possono essere intesi come “pizzini” giudiziari al di là delle migliori e diverse intenzioni deli autori del parere.
Viva la Repubblica italiana!
Augusto Sinagra