Sport: la sinistra francese propone la segregazione delle donne

di Roberto Vivaldelli – – www.occhidellaguerra.it

È chiaro che, prima o poi, il politicamente corretto di una certa sinistra occidentale imploderà su stesso e nelle proprie – folli – contraddizioni. L’ultima bizzarra proposta arriva dalla sinistra ecologista parigina, che è arrivata a proporre posti riservati per sole donne nelle strutture sportive e, in particolare, nelle piscine comunali e nelle palestre. La proposta, depositata dai consiglieri del Gruppo ecologista di Parigi (Gep), ossia i rappresentanti parigini del partito Europe Ecologie Les Verts (Eelv), chiede questo per tutte le donne “che necessitano di riavere fiducia in se stesse”.

L’idea ha scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche. “Una proposta scandalosa” ha commentato su Twitter, Marie-Claire Carrère-Géé, leader dell’opposizione in seno al consiglio comunale. “L’ennesimo esempio di femminismo delirante che servirà da marciapiede a un’ ideologia oscurantista! La mescolanza acquisita dai nostri antenati non deve essere sacrificata per soddisfare questo femminismo da salotto! Questo suicidio femminista deve smettere!”, ha osservato su twitter, come riporta Libero, Lydia Guirous, portavoce nazionale dei Républicains e autrice del saggio Le suicide féminist.

L’ultima follia della sinistra a Parigi

Come spiega Marianne, la volontà da parte della sinistra verde di imporre un “non-mixitè” nello sport parigino, almeno dal loro punto di vista, consentirebbe alle donne “una vera uguaglianza nell’accesso allo sport”. Secondo i promotori dell’iniziativa – Jacques Boutault Fatoumata Koné, David Belliard o Joëlle Morel – infatti, “lo sport delle donne è ancora condizionato dal posto che esse occupano nella società e soprattutto a casa”. Per supportare la loro tesi, i rappresentanti dei verdi spiegano che “il 75% le donne sostiene di aver dovuto ridurre o sospendere le loro attività sportive, il più delle volte tra il 26 e il 45, per la famiglia (41,2% dei casi), ma anche per motivazioni professionali (18,5%)”.

Il vero motivo, però, è che “il 26% delle donne è stato vittima di gesti o di dichiarazioni sessiste nel quadro della pratica sportiva e il 52% delle studentesse sostiene di essere stato oggetto di molestie durante lo sport”.

“Sport femminile snobbato”

Oltre ai dati sopra citati, i consiglieri della sinistra ecologista ritengono che lo sport femminile sia snobbato da buona parte del pubblico – ovviamente a causa dello sport maschile, troppo sovraesposto – e, fatto ancor più grave, che le donne sono troppo spesso oggetto di commenti di natura sessista da parte di commentatori, giocatori e organi di stampa durante ogni grande competizione sportiva.

Il gruppo ecologista di Parigi chiede dunque “la fine di ogni collaborazione con le organizzazioni sportive che rifiutano di attuare azioni” in favore “della parità tra uomini e donne”; la formazione di “personale atto alla sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere” ma anche “soluzioni innovative per promuovere la pratica dello sport femminile a Parigi”. Tra queste soluzioni, quindi, la proposta di creare “luoghi non mistiper sole donne. A forza di tentare di trovare una soluzione per risolvere tutte le discriminazioni nel mondo, i politicamente corretti propongono soluzioni degne del peggior islamismo. Di “innovativo”, in questa assurda vicenda, non c’è la minima traccia…