Roma: grande successo della manifestazione per dire no al Qatar

Grandissimo successo di partecipazione, corale e sentita, della manifestazione organizzata oggi dal Presidente del Centro Alti Studi Averroè, on. Souad Sbai e dal Centro Culturale Acmid-Donna in occasione della visita di Stato in Italia dell’emiro Al Thani in programma a Roma il prossimo 19 e 20 Novembre.

Centinaia di persone, facenti capo ad Associazioni per la difesa e tutela dei diritti umani, il Comitato Donne in Italia, semplici cittadini, hanno affollato oggi, sfidando il primo freddo romano, la piazza antistante Montecitorio, luogo simbolo scelto dagli organizzatori della manifestazione, per dire No alla visita di Stato dell’emiro Al Thani, e per sensibilizzare la popolazione sulla mancata tutela ed applicazione dei piu elementari diritti umani nel distretto emiratino, che peraltro è ormai noto in tutta l’area mediorientale per essere tra i piu evidenti finanziatori delle maggiori organizzazioni terroristiche dell’internazionale del terrore islamista, prima fra tutte quella Fratellanza Musulmana, organizzazione messa al bando in tutta l’area MENA, ad eccezione proprio del Qatar e del suo sodale politico, la Turchia.

Grazie alla pervicacia ed alla tenacia di Souad Sbai, in molti tra i presenti hanno potuto esprimere pacificamente ma con estrema decisione e consapevolezza, il proprio “no” alla visita del rappresentante dell’emirato qatarino, con slogan chiari e diretti.

Piu volte chiamato in causa anche il Presidente della Repubblica, on Sergio Mattarella, affinchè dia l’impulso ad un nuovo corso di rapporti tra Italia e Qatar, lontano dalle lusinghe dei dollari arabi e piu coerentemente orientato alla ferma richiesta di applicazione dei diritti umani negati e all’abbandono del finanziamento ai gruppi del terrorismo islamico.

La manifestazione si è svolta in un clima di forte e corale spirito patrio, elencando le ultime acquisizioni di patrimoni artistici, culturali, e strategici (trasporti e turismo) fatte in Italia da parte dell’emirato, cosa che ha portato all’arricchimento di pochi gruppi ed alla perdita di posti di lavoro, e soprattutto la perdita identitaria dei classici brand “made in Italy”.

Si è denunciata la resa economica all’emirato, e l’assoluto silenzio, colpevole senza scuse, della politica italiana nei confronti delle innumerevoli denunce internazionali collezionate dall’emirato, non ultima quella relativa al Report 2017/2018 di Amnesty International che sul Qatar elenca pagine e pagine di illeciti umanitari, tra i lavoratori, donne e minori.

Si è denunciato il totale disinteresse, economicamente pilotato, circa le condizioni di schiavitù, nelle quali sono indotti i lavoratori stranieri coinvolti nelle costruzioni delle strutture che ospiteranno i contestati Mondiali Fifa 2022. Il Rapporto Amnesty parla chiarimenti di condizioni inumane, e di migliaia di morti ad oggi per le mancate minime osservazioni delle misure di sicurezza sul lavoro, di mancati pagamenti, di ritiri di passaporti con impossibilità di lasciare il Paese.

Nonostante le denunce da parte di Amnesty e di numerose altre Organizzazioni per la tutela dei diritti umani per la difesa dei piu vulnerabili, la politica italiana ha dato pochissima o nulla importanza alla cosa, comprese le maggiori testate giornalistiche.

Ebbene quello stesso governo che è accusato di tutelare e proteggere i capi delle organizzazioni criminali islamiche e di sfruttare uomini nei cantieri negando anche il rimpatrio, oggi è in procinto di essere ricevuto con tutti gli onori presso i Palazzi istituzionali del nostro Paese.

La voce dei manifestanti si è fatta sentire con forza. Non siamo in vendita. L’emiro non è il benvenuto. Questi i cartelli, gli striscioni e gli slogan ripetuti ad alta voce dalla piazza antistante un silente e deserto Montecitorio, esatta rappresentazione della totale mancata consapevolezza della politica italiana sulle vigenti condizioni sociopolitiche dell’emirato.

Grande dunque il successo di questa manifestazione di protesta e di coscienza sociale, targato Souad Sbai, che per l’ennesima volta convince e mantiene l’attenzione pubblica, continuando la battaglia senza quartiere al terrorismo internazionale ed alle fonti del terrore.

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