Marco Minniti si candida per la segreteria del Pd. L’ex ministro dell’Interno scioglie la riserva all’indomani dell’avvio della fase congressuale del Partito democratico iniziata ieri con l’Assemblea nazionale. La data delle primarie ancora non c’è. Le opzioni tra il 17, il 24 febbraio e il 3 marzo sono tutte aperte. Ma una cosa è certa, Minniti correrà.
Lo annuncia lo stesso ex ministro in un’intervista a Repubblica in cui spiega come consideri la sua decisione una scelta obbligata per ”evitare l’ estinzione del Partito Democratico” perché questo è il vero pericolo che ”stiamo correndo noi e la democrazia italiana”.
Minniti mette subito in chiaro di non essere ”lo sfidante renziano”. “In campo – sottolinea – c’è solo Marco Minniti”. Parlando della sfida che lo aspetta, l’ex ministro dice: “So bene che le scorse elezioni sono state più di una sconfitta. C’è stata una rottura sentimentale con i nostri elettori. Questa è la sfida del Congresso. Io non cerco scorciatoie”.
L’obiettivo dunque non è ”tornare semplicemente al governo. La sconfitta del nazionalpopulismo è possibile solo si riesce a parlare con la società italiana. Va ricostruita una connessione. Serve un Congresso che parli all’Italia, non un regolamento dei conti interni”. (AdnKronos)