di Euronews – – 400 accaniti detrattori della cancelliera Angela Merkel si sono ritrovati a Chemnitz. Contestualmente proprio la responsabile dell’esecutivo tedesco giungeva per una visita programmata da tempo.
Siamo in una regione dell’est dove ribolle il malcontento popolare. A Chemnitz Merkel ha fatto appello alle comuni radici dell’Est. Agli abitanti della ex Karl Marx Stadt che chiedono una spiegazione del loro sentirsi ancora, a quasi trent’anni dalla riunificazione delle due Germanie, dei “cittadini di serie B” ha risposto così……..ANGELA MERKEL: “Coloro che non hanno nulla a che fare con la protesta degli estremisti di destra e che sono disgustati quanto lo sono i giornalisti che ne parlano, non possono dire che sia la stampa ad aver dipinto così Chemnitz. Bisogna farsi vedere e alzare la propria voce di dissenso a tutto questo”.
Per Merkel l’errore non è stato quello di aver accolto troppi profughi. L’errore è stato non occuparsi delle cause dell’esodo e dei problemi dei paesi da cui provengono queste persone.
Chemnitz è stata a lungo sulla ribalta della cronca come luogo di concentramento di forze neofasciste che osteggiano l’immigrazione per via di un incidente che a settembre ha visto la morte di un ragazzo tedesco picchiato da due immigrati.