MOSCA – Oltre cento persone sarebbero morte nell’ultimo mese nel campo profughi siriano di Rukban a causa delle scorse condizioni igieniche e della mancanza di assistenza medica: lo sostiene il portavoce del ministero della Salute russo, Serghiei Grabchak, citato dalla Tass.
Il Campo di trova in mezzo al deserto, a ridosso del confine siro-giordano, e attualmente vi sono circa 60.000 civili sfollati che chiedono di tornare in Siria, ma viene loro impedito perché la Giordania li tiene forzatamente “prigionieri” per ricevere circa $ 450 milioni al mese dalle Nazioni Unite con il pretesto di proteggerli.
Il rappresentante del ministero della Difesa russo, Iuri Tarasov, da parte sua ha accusato gli Usa di avere “la piena responsabilità della scandalosa situazione” perché “occupano il territorio illegalmente e usano i problemi umanitari del campo profughi per legittimare la loro presenza militare nel sud della Siria”. con fonte ANSAMED