SASSARI, 14 NOV – A Uri, il paesino dell’hinterland sassarese in cui vive, avantieri le campane avevano già suonato a morte. E i familiari, ormai rassegnati, si erano già accordati col parroco per celebrare il funerale. Tutto pronto: bara acquistata e trafila burocratica conclusa per il loculo. Solo che la donna di 80 anni protagonista di questa singolare vicenda è ancora viva: è in condizioni gravi, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, ma ancora lotta e la sua prognosi è riservata.
Lunedì mattina la figlia l’ha trovata nel bagno di casa, in terra, in stato di semi-incoscienza, colpita da un ictus.
L’anziana è stata trasportata in ospedale a bordo di un’ambulanza dell’associazione di volontariato e ricoverata in terapia d’urgenza. Qualche ora dopo i parenti sono tornati in ospedale per sapere le sue condizioni. “È morta cerebralmente, ormai non c’è più nulla da fare – avrebbe detto loro un medico del reparto – Se volete potete firmare l’autorizzazione all’espianto degli organi”, sarebbe stato il suggerimento.
Addolorati, hanno firmato e hanno acconsentito all’espianto delle cornee. Rientrati in paese, si sono dedicati ai preparativi per il funerale della congiunta. Ma ieri mattina, tornati in ospedale, hanno scoperto che la vecchina è ancora viva: trasferita in Rianimazione, dove si trova tutt’ora, grave ma ancora viva. (ANSA).
Gli espianti si fanno con la persona ancora viva, infatti viene sedata-paralizzata quando gli si strappa il cuore, infatti pare che il “morto” protesti vivacemente… provate a consultare la “lega anti predazione degl’organi”
Un ipotesi assurda: siete in ospedale con un ictus ma dalle analisi voi siete perfettamente compatibili per “donare” ad un riccone, o un politico o un… penserete mica di uscire vivi da quell’ospedale?