TRIESTE, 09 NOV – Un tetto massimo del 30% di alunni stranieri in ogni classe “per garantire un’offerta educativa qualitativamente appropriata”, il crocifisso previsto in tutte le scuole e l’insegnamento della religione cattolica “quale principio fondante l’attività”. Sono alcuni punti del nuovo regolamento delle scuole dell’infanzia del Comune di Trieste, approvato dalla Giunta, che ha sollevato polemiche.
Il documento è al vaglio delle Circoscrizioni prima di arrivare in Consiglio comunale. Il capogruppo del Pd in V circoscrizione, Maria Luisa Paglia, definisce il testo “propaganda fatta sulla pelle dei bambini”.
Il tetto del 30% di stranieri – è il parere del Garante regionale dei diritti della persona, Walter Citti – è “obiettivamente suscettibile di veicolare e rafforzare nell’opinione pubblica un messaggio potenzialmente stigmatizzante e di esclusione”. Sulla religione cattolica il regolamento precisa che le famiglie possono decidere se far seguire le lezioni ai figli e varrà il cosiddetto silenzio assenso.ANSA