Finti antifascisti in cattedra – ”Per la serie cattivi maestri, anzi pessimi maestri, che purtroppo seminano idee pericolose. Passi che oggi a Pavia i soliti studenti con bandiere rosse contestino la presenza del ministro per le Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, all’apertura dell’anno accademico, passi perchè le contestazioni studentesche sono sostanzialmente una regola e non un’eccezione”.
Lo dichiara Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega. ”Per quale motivo – prosegue Grimoldi – docenti universitari pagati con soldi pubblici, soldi dei contribuenti, utilizzano la cattedra per fare politica e si uniscono alla contestazione del ministro Centinaio? Peraltro contestazione non sul merito di qualche provvedimento legato agli atenei ma basata solo sulla sua appartenenza politica. Centinaio viene contestato solo perché leghista, se invece fosse stato del Pd sarebbe stato applaudito, alla faccia del rispetto del voto democratico dei cittadini. Dunque i docenti contestano le idee e non i provvedimenti? E lo fanno nel cortile della loro università con lo stipendio pagato da contribuenti?”.
”La pericolosa deriva estremista e intollerante che sta investendo la Lombardia – aggiunge Grimoldi – con manifesti inneggianti le Br, lettere con proiettili e attentati incendiari alle sedi della Lega, probabilmente viene condotta da giovani dei centri sociali o dei gruppi anarchici o della sinistra estrema, ma dietro di loro spesso ci sono cattivi maestri ad indottrinarli all’odio politico e alla violenza politica.E stamattina a Pavia ne abbiamo avuto una dimostrazione, eccoli i cattivi maestri”.