Firenze, 27 ottobre 2018 – Il giorno di San Valentino del 1999, con un attrezzo utilizzato per riabilitare una caviglia malandata, Winsi Gaddi uccise Angela Sanchini, 29 anni, estetista di San Polo in Chianti, strozzandola con un filo di ferro, perchè aveva interrotto la loro relazione
Condannato, in abbreviato, a dodici anni (meno tre d’indulto) gli venne riconosciuta la seminfermità mentale. Il tribunale di sorveglianza lo vide riabilitato dalla detenzione e lo ha ritenuto non più socialmente pericoloso.
L’uomo – scrive la Nazione – ha quindi intrecciato una nuova relazione ed il rapporto con la nuova compagna, ignara del suo passato, era filato liscio per un po’. Fino a una scenata in strada con la donna afferrata per il bavero e sbattuta contro un muro, per un paio di jeans «indecenti». Era il 5 agosto 2013. «Sei una poco di buono, non vali nulla… comportati bene altrimenti sai cosa ti succede… stai attenta perché ti faccio veramente male… devi sapere come si deve comportare una donna», le urlò.
Il riferimento era abbastanza esplicito alla precedente condanna per omicidio della sua ex. Condanna dalla quale, per svariati motivi giuridici, era uscito in tempi tutto sommato rapidi.
Il pm aveva chiesto 2 anni di condanna, ma il giudice ha modificato l’imputazione in atti persecutori e ha condannato Winsi a 1 anno di reclusione e a una provvisionale di 5mila euro per la vittima.