Firenze – Durante i suoi interventi urlati alla Leopolda, Renzi non ha risparmiato nessuno: dagli avversari a quelli del suo stesso partito, tutti sono stati travolti da insulti e offese. Marcello Foa è stato definito “una fake news che cammina“. I rappresentati del governo son stati spesso appellati come “cialtroni che vogliono distruggere l’Italia” (operazione in verità difficile visto che tale compito è stato già portato a termine dal Pd).
A chi gli chiedeva conto della caduta di Marino come sindaco di Roma, ha risposto di invitare a cena Orfini. E ancora: “Guardate, la storia del mio carattere è una barzelletta, nessuno diceva nulla quando erano ministri”, dice riferendosi a suoi. Insomma, pochi si sono salvati dal livore di Renzi.
Ebbene, dopo due giorni di astio e veleno, riversati a tutto spiano su amici e nemici, Orban compreso, Renzi ha avuto il coraggio di dire: “L’odio quando colpisce fa male, ma noi non ci faremo trascinare, perché sarà quest’odio a portare i giacobini sul patibolo, com’è sempre accaduto“.
Speriamo che sia una sorta di outing…