Impedì il rimpatrio di un pregiudicato afghano, attivista incriminata

BERLINO, 21 OTT – E’ stata incriminata dai pubblici ministeri svedesi l’attivista per i diritti umani, Elin Ersson, che a luglio scorso bloccò un aereo nell’aeroporto di Goteborg per evitare che un afghano fosse rimpatriato. L’uomo era stato condannato, fra l’altro, anche a nove mesi di detenzione per violenza domestica per aver picchiato a più riprese la moglie e i suoi due figli. Era considerato un pericolo per la società.

La ragazza di 21 anni dovrà affrontare l’accusa di aver violato le leggi sull’aviazione. Per i magistrati, non ha rispettato gli ordini dall’equipaggio dell’aereo che le avevano chiesto di sedersi. Per la legge svedese un passeggero che non rispetta le disposizioni del pilota o dell’equipaggio rischia fino a sei mesi di carcere.

L’attivista aveva intenzionalmente acquistato un biglietto per il volo, sostenendo che l’afghano sarebbe stato “molto probabilmente ucciso” se fosse stato rimandato a casa. Ersson aveva diffuso in diretta su Facebook la sua protesta dall’interno dell’aereo della Turkish Airlines. Sia lei sia il richiedente asilo furono infine fatti scendere dall’aereo.