RAVENNA- Urla ai passanti che incrociava per strada, ma anche calci, insulti e il dito medio mostrato alle telecamere di sorveglianza del centro di Ravenna. Fino ad arrivare al gesto della pistola, mimato con la mano.
In più occasioni aveva manifestato atteggiamenti definiti dagli inquirenti di forte rancore e disagio rispetto al contesto socio-culturale occidentale: ragione che ha fatto scattare l’espulsione del Prefetto per un 42enne marocchino, irregolare perché con permesso di soggiorno scaduto e che da qualche anno viveva a Ravenna.
L’uomo è stato fermato dalla polizia il 5 ottobre e accompagnato al Cie di Torino, da dove è stato rimpatriato lunedì. L’espulsione, spiega la Questura, è il risultato di un’indagine della Digos che ha individuato una serie di circostanze che hanno contribuito a definire il profilo del 42enne come ‘critico’. E’ emerso che il marocchino aveva avviato un percorso di auto-radicalizzazione. Per Ravenna si tratta della quarta espulsione nel 2018, scattata per motivi analoghi.