La Chiesa si porta in casa la massoneria, ecco la trama dei fans del “dialogo”

Portarsi la massoneria in casa e chiedersi anche se, con essa, sia possibile un dialogo significa infischiarsene del Magistero – in particolare delle chiarissime prese di posizione di Pontefici come Clemente XII e Leone XIII -, del Codice di Diritto Canonico – soprattutto nell’edizione del 1917, can. 2335 -, della Declaratio de associationibus massonicis, emanata nel 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede ed approvata da Giovanni Paolo II, ma anche di documenti quali quelli messi a punto dalla Conferenza episcopale tedesca nel 1980 e da quella filippina nel 2003. Non poco.

Eppure, il prossimo 19 ottobre presso il castello della Baccaresca, nei pressi di Gubbio, si svolgerà un convegno proprio sul tema «Chiesa e massoneria: un dialogo possibile?», promosso dal circolo Acli «Ora et labora» di Fossato di Vico e dal Grand’Oriente d’Italia, presente ai massimi livelli col Gran Maestro, Stefano Bisi, e col presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria, Luca Nicola Castiglione. Un appuntamento, questo, pubblicizzato anche sul sito ufficiale della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino.

Non si deve pensare a tale evento come se si trattasse di un bizzarro esperimento isolato: come spesso accade, si tratta invece di un nuovo tassello di una marcia di avvicinamento, che parte da lontano. Anche prendendo in considerazione soltanto gli ultimi due anni, val la pena citare sommariamente alcuni episodi, solo all’apparenza tra loro slegati, in realtà parte di una trama ben più intricata, che sviluppa il proprio disegno nel tempo, contando sulla politica dei piccoli passi e su un’erosione costante, continua, incessante.

Nel gennaio 2016 il quotidiano cattolico La Croix si è chiesto come sia possibile escludere «dolorosamente» solo i «massoni, che si dichiarino di fede cattolica», dall’accesso «alla Santa Comunione». Premessa retorica della solita conclusione scontata e buonista: «In un contesto come l’attuale non vi sarebbero più benefici nel dialogo che nella condanna?».

Un mese dopo ecco il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, dalle colonne de Il Sole-24Ore, affermare più o meno le stesse cose, invocando una convergenza tra Chiesa e massoneria almeno su temi umanitari quali «la beneficenza, la lotta al materialismo, la dignità umana, la conoscenza reciproca», invitando a superare le contrapposizioni volute da quelli che bolla come gli «ambienti integralistici cattolici» (sic!). Affermazioni, che hanno immediatamente suscitato l’entusiastica reazione del Gran Maestro del Grand’Oriente d’Italia, Stefano Bisi.

Aprile 2016: a Roma ecco un convegno sul tema «Gesù, lucente Stella del Mattino: influenza del Cristianesimo sul Rituale Emulation», promosso dalla Gran Loggia Regolare d’Italia. Tra i relatori, un docente del Pontificio Ateneo «Sant’Anselmo», Paolo Ricca, peraltro valdese. A novembre 2017, a Siracusa presso Palazzo Vermexio, convegno su «Chiesa e massoneria: così vicini, così lontani?», alla presenza dei vertici del Grand’Oriente d’Italia, ma anche del Vescovo di Noto, mons. Angelo Staglianò, e del teologo mons. Maurizio Aliotta.

Giugno scorso: nel chiostro della Chiesa della Collegiata di Santa Maria di Calatayud, uno dei principali edifici sacri di Saragozza, peraltro di proprietà ecclesiastica, si ospita la conferenza sul tema «La massoneria oggi in Aragona ed i suoi valori per una società in crisi», alla presenza di notabili grembiulini.

Questo elenco, che non ha la pretesa di esser completo, bensì solo il proposito di suggerire degli spunti, mostra una sorta di invisibile percorso, che, servendosi di eventi, meglio se poco reclamizzati, conta pian piano, con la politica dei piccoli passi, di avvicinare la Chiesa (almeno “certa” Chiesa) alle logge, vincendo le resistenze, ottundendo le coscienze e conquistando le anime con ferma costanza, paziente pervicacia, incrollabile convinzione, certi di riuscire prima o poi nel proprio intento, infischiandosene di quanto finora detto da Papi e documenti.

I precedenti degli ultimi cinquant’anni purtroppo incoraggiano tale ottimismo mal riposto.

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One thought on “La Chiesa si porta in casa la massoneria, ecco la trama dei fans del “dialogo”

  1. IN NESSUN PASSO DEL VANGELO ESISTE UNA CONDANNA DELLA MASSONERIA. IN NESSUN PASSO DEL VANGELO GESÙ HA ISTITUITO I TRIBUNALI DELL INQUISIZIONE. GALILEO E BRUNO SONO STATE INQUISITE PER AVERE DETTO LA VERITÀ. A PERUGIA IL 20 GIUGNO 1859 LE TRUPPE PONTIFICE HANNO UCCISO PERSONE INERMI CHE CHIEDEVANO LIBERTÀ. IN NESSUN PASSO DEL VANGELO GESÙ HA FONDATO UN ESERCITO ARMATO. LA MASSONERIA SI FONDA SU VERITÀ FRATELLANZA LIBERTÀ EGUAGLIANZA. TUTTO QUI.

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