MADRID, 16 OTT – L’immigrazione verso la Spagna si è quadruplicata a settembre, mentre nei primi 9 mesi dell’anno gli arrivi di migranti nella Ue sono diminuiti di un terzo e quelli in Italia dell’85% nello stesso periodo. E’ quanto si evince dai dati di Frontex, l’agenzia della guardia di frontiera e costiera europea, sui flussi irregolari registrati sulle principali rotte migratorie.
Circa 12.900 migranti sono giunti a settembre nella Ue, pari al 21% in meno rispetto allo stesso mese del 2017. Di questi oltre la metà – 6.500 persone – hanno avuto per destinazione la Spagna, con un aumento quattro volte superiore rispetto allo stesso mese dello scorso anno, indicano le fonti.
A settembre, per il terzo mese consecutivo la rotta migratoria del Mediterraneo occidentale è stata battuta da almeno la metà del totale dei migranti sbarcati sulle coste europee. Nei primi 9 mesi del 2018, il numero complessivo di persone arrivate nel continente lungo le quattro principali rotte migratorie – occidentale, centrale, orientale e dei Balcani – è stato di 110.000 persone, un terzo in meno dello stesso periodo dell’anno precedente, a causa della minore pressione sulla rotta del Mediterraneo centrale diretta verso l’Italia. Del totale, almeno 35.500 migranti sono sbarcati in maniera irregolare sulle coste spagnole nello stesso periodo, oltre il doppio che nei primi 9 mesi del 2017. Per provenienza, il maggiore numero ha riguardato migranti originari di Marocco, Guinea e Mali e gli stranieri di origini subsahariane rappresentano oltre i tre quarti del totale degli arrivi in Spagna.
A fronte di questo notevole incremento, gli immigrati giunti a settembre in Italia sono stati circa 900, pari all’85% in meno che nel settembre di un anno fa. Nei primi 9 mesi del 2018, in totale sono giunte nella penisola 20.900 persone, pari all’81% in meno che nello stesso periodo del 2017.
Tunisini ed eritrei le nazionalità più rappresentate sulla rotta del Mediterraneo centrale – oltre un terzo degli attivi totali – seguiti da cittadini del Sudan, del Pakistan e della Nigeria. In Grecia a settembre sono stati 5.400 gli arrivi irregolari attraverso la rotta del Mediterraneo Orientale, pari al 25% in meno che nel luglio 2017. Tuttavia, nei primi sette mesi dell’anno, sono stati 40.300 i migranti giunti nel paese ellenico, pari a un aumento del 40% su base annua, soprattutto a causa dell’aumento del numero di arrivi attraverso le frontiere terrestri con la Turchia. Per paese d’origine, il maggior numero di migranti proveniva da Siria e Iraq. (ANSAmed) XDP