“Le regole sono chiare: bisogna salvare la vita dei naufraghi (CLANDESTINI, ndr) e poi accostare in un porto sicuro. I porti francesi sono spesso troppo lontani”. Jean-Claude Juncker, intervistato da Le Monde, risponde così alla domanda se fosse d’accordo con la posizione di Macron che chiede il rispetto del diritto marittimo e rifiuta l’acceso ai suoi porti alle navi umanitarie con i migranti. Il presidente della Commissione Ue sottolinea comunque la “solidarietà” garantita all’Italia.
“Sin dall’inizio del mio mandato – ricorda Juncker – ho detto che la questione migratoria sarebbe stata la grande sfida dei prossimi anni e abbiamo formulato proposte da maggio 2015. Ho detto anche che l’Italia ha salvato l’onore degli europei nel Mediterraneo e ho spinto affinché si fosse più solidali con essa. Questo si è tradotto con uno stanziamento (in realtà, restituzione perché l’Italia è contributore netto) di 900 milioni di euro per l’accoglienza dei rifugiati e la gestione delle frontiere”. Mentre l’accordo con la Turchia “ha contenuto i flussi dalla Grecia verso l’Italia”. ANSAMED