Pittella (Pd): un piano da 1000 miliardi l’anno per sconfiggere i sovranisti

dal blog del senatore Gianni Pittella su huffingtonpost.it

Come ricorda Alberto Majocchi nel suo libro “Un piano per l’Europa”, l’obiettivo prioritario della nuova Europa che dobbiamo costruire eliminando le attuali diseguaglianze, è la creazione di lavoro. Gli attuali tassi di disoccupazione, molto alti in alcuni Paesi europei, e di scarsa crescita, sono il principale veleno democratico dell’Unione Europea, della sua percezione da parte dei cittadini.

Majocchi menziona le proposte di Altiero Spinelli di un piano Marshall per il terzo mondo e di un esercito obbligatorio del lavoro, attraverso il servizio civile obbligatorio che consenta a tutti i giovani europei di dedicare una parte della loro vita lavorativa a favore della comunità, fornendo beni e servizi che migliorino la qualità della vita.

Lo stesso Majocchi conclude il suo libro con la proposta di un piano europeo di sviluppo sostenibile, quel piano che avevamo chiesto come Socialisti e Democratici nel parlamento europeo al presidente Juncker e che è stato prodotto in una versione estremamente ridotta per assoluta mancanza di risorse finanziarie. Un piano che preveda investimenti per il completamento delle reti transeuropee e dei corridoi paneuropei, ricerca, innovazione e tecnologie, educazione e formazione, mobilità sostenibile, depurazione delle acque, rigenerazione urbana, servizi alla persona, energie rinnovabili, manutenzione delle infrastrutture, cablaggio, promozione e valorizzazione beni culturali, sostegno alle imprese, Erasmus per tutti i giovani.

Questo piano richiede una copertura finanziaria di almeno mille miliardi di euro all’anno ma è assolutamente essenziale se l’Europa vuole ripartire recuperando coesione sociale territoriale e competitività, e fiducia tra i suoi cittadini.

Il bilancio europeo annuale non va oltre i 160 miliardi di euro, ci rendiamo conto quindi dell’abisso tra ciò che va fatto e l’assenza dei mezzi per farlo. Ecco perché la riforma delle fonti finanziarie del bilancio europeo è improcrastinabile.

La nuova governance economica e finanziaria della zona euro deve prevedere la istituzione di un Tesoro Europeo con un Ministero delle finanze, di un bilancio della eurozona con autonomia fiscale, il lancio degli eurobond e strumenti per creare una vera risorsa federale, tra cui la carbon tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, la web tax.

Su questi nodi si misurerà la capacità dell’Unione europea di andare avanti, sconfiggendo l’attacco violento di sovranisti e nazionalisti, e dimostrando di avere, come già avvenuto nel corso della sua storia, la capacità di rigenerarsi attraverso le sue crisi. E sui medesimi nodi si misurerà la capacità di dar vita ad un’alleanza, da Tsipras a Macron, non solo elettorale ma politica delle forze progressiste, e del ruolo di guida dei socialisti europei.