Lo dice il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, in un’intervista ai quotidiani austriaci ‘Der Standard’ e ‘Kurier’.
Juncker si è detto preoccupato per il “linguaggio sboccato” dei due vicepremier italiani, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, nei confronti dell’Ue. Alla domanda sulle parole di Salvini nei suoi riguardi, Juncker minimizza: “Non le ho sentite, le ho lette adesso. Al limite, potrei ignorarle”. Ma, aggiunge, “il fatto che due vicepremier ministri italiani usino un linguaggio sboccato sull’Unione europea come istituzione nella struttura generale del continente va guardato con molta attenzione”.
Salvini il 2 ottobre aveva detto a una cronista di ‘Tagadà’ di La7 : “Parlo con persone sobrie, che non fanno paragoni che non stanno né in cielo né in terra”.
A stretto giro la replica del presidente della Commissione Ue: “Spero che Matteo Salvini non finisca mai nella situazione di dover raccogliere un mucchio di macerie“.
Replica del ministro leghista: “Incredibili e inaccettabili gli insulti e le minacce che ogni giorno arrivano da Bruxelles e dai burocrati europei. Le uniche macerie che dovrò raccogliere sono quelle del bel sogno europeo, distrutto da gente come Juncker: sarò felice di ricostruire una nuova Europa con il voto popolare di maggio, io lavoro solo e soltanto per il bene ed il futuro del popolo italiano”. AGI