La Commissione Europea, “aspettando il documento programmatico di bilancio”, prende “nota dell’intenzione del governo” italiano, indicata “nel Def aggiornato di rivedere gli obiettivi di bilancioper il 2019-21, puntando a deficit nominali del, rispettivamente, 2,4%, 2,1% e 1,8% del Pil, e di deviare dal percorso di convergenza annunciato in precedenza verso l’obiettivo di medio termine di un saldo in pareggio in termini strutturali”. Lo scrivono il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici, nella risposta alla lettera del ministro Giovanni Tria.
Gli obiettivi di bilancio dell’Italia contenuti nella Nota di aggiornamento al Def “appaiono a prima vista indicare una deviazione significativa dal percorso di bilancio raccomandato dal Consiglio. Ciò è motivo di seria preoccupazione” è scritto nella lettera.
Moscovici e Dombrovskis notano che “secondo le stesse proiezioni del governo, i nuovi obiettivi corrisponderebbero ad un deterioramento strutturale dello 0,8% del Pil nel 2019 e ad un saldo strutturale stabile nel 2020-21. La raccomandazione del Consiglio invita l’Italia ad assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria non ecceda lo 0,1% nel 2019, cosa che corrisponde ad un aggiustamento strutturale dello 0,6% del Pil per il 2019”. (AdnKronos)
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