Roma – E’ stato trovato in via Conversano, al Quarticciolo, e arrestato l’Arsenio Lupin della mafia georgiana. Joni K., 44enne ricercato perché destinatario di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Torino a settembre 2017, secondo l’accusa è ritenuto il capo del clan Kutaisi, una delle famiglie più violente e pericolose della mafia georgiana che aveva già messo radici in Piemonte.
La banda era specializzata in furti in appartamento, i maestri della “chiave bulgara”. Almeno 85 i furti che da dicembre 2015 al 2017 sono stati a loro attribuiti tra Torino, Savona, Alessandria, Cuneo e Pavia. Ora, l’arresto del criminale a Roma fa pensare ad un tentativo di insediarsi anche nel Lazio e per questo sono in corso più accurati approfondimenti di indagine da parte dei Carabinieri nella Capitale.
Dalle indagini svolte sul loro conto, il gruppo è risultato attivo in tutt’Europa. Pochi hanno la manualità dei componenti della banda dei georgiana affiliata ai “ladri in legge”, come viene soprannominata la mafia georgiana di cui fa parte il clan Kutaisi. Nessuno come loro conosce i segreti della chiave bulgara, non una vera chiave ma un set di ferri sottili che combinati insieme sbloccano la serratura senza danneggiarla.
Ogni furto è studiato nei particolari. Un gruppo di persone si occupa del sopralluogo: individua gli alloggi adatti e studia le abitudini degli inquilini. I manovali agiscono in pochi minuti: hanno i ferri dei mestieri e tutto il necessario per gestire gli imprevisti come un cane in appartamento che viene calmato con ossa e crocchette.
Attorno al palazzo scelto, al momento del furto, si schiera una squadra di vedette pronta a segnalare il rientro dei proprietari. Dopo la cattura da parte dei Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste, il cittadino georgiano è stato condotto in carcere a Regina Coeli