Modena – Tra l’autunno del 2016 e la primavera del 2017 tutto il territorio provinciale, ma anche le zone limitrofe, fu caratterizzato da una scia davvero preoccupante di spaccate e furti di vario genere ai danni di bar e tabaccherie. Emblematico fu il caso del Cafè Blanco di via Vignolese, dove si registrarono ben sette colpi, alcuni a distanza di pochi giorni. La sciagurata sorte del bar alle porte di Modena fu però importante per mettere a segno un primo arresto, quello di un 20enne rumeno, che diede il “la” alle forze dell’ordine per l’indagine sulla banda responsabile di molti di quei colpi.
Un’inchiesta che è durata molti mesi sotto il coordinamento del sostituto procuratore Angela Sighicelli e curata dai Carabinieri di Modena e che si è di fatto conclusa nelle scorse ore con l’arresto dell’ultimo componente della banda. Gli investigatori dell’Arma hanno infatti individuato un gruppo composto da sette cittadini rumeni, sei uomini e una donna, di età compresa fra i 20 e i 44 anni, che avevano stabilito la loro base logistica a Milano, ma si spostavano in tutto il nord Italia per i loro “affari”.
Oltre al primo giovane tratto in arresto dalla Squadra Mobile della Polizia l’8 maggio dello scorso anno, i Carabinieri sono riusciti ad incastrare altrei quattro malviventi, fermati a Milano nel gennaio di quest’anno. Mancavano però all’appello altri due componenti del gruppo, che erano riusciti a fuggire nel loro paese natale: il primo è stato bloccato in primavera, mentre il secondo è stato estradato solo nei giorni scorsi e arrestato in aeroporto non appena ha messo piede sul suolo italiano. Oltre al furto aggravato, ai sette rumeni viene anche contestata l’associazione a delinquere.
I sette rumeni sono accusati di undici distinti colpi: due in città, uno ai danni della tabaccheria di Portile, altri tra Soliera e Castelvetro, due a Campogalliano, ma anche due tabaccherie a Crespellano (BO) e un furto in un’area di servizio di Medicina (BO). Gli inquirenti stanno tuttavia svolgendo altri accertamenti su almeno una quindicina di furti simili messi a segno in zona, nei quali potrebbe esserci lo zampino degli stessi malviventi.