Sponsorizzazioni per congressi o simposi chiesti alle aziende farmaceutiche con la promessa di utilizzare questo o quel farmaco, concorsi pilotati per assumere candidati già preventivamente individuati e, infine, attività professionale non autorizzata.
E’ questo quanto scoperto dai Nas di Parma nell’operazione ‘conquibus’, indagine che ha portato all’arresto di due persone, a nove misure interdittive e complessivamente a 36 indagati. Ai domiciliari sono finiti il professor Franco Aversa, direttore della struttura complessa di ematologia e trapianto midollo osseo del Maggiore di Parma e considerato un luminare del settore (ha tra l’altro lavorato a lungo a Perugia) e Paola Gagliardini, amministratrice delegata della Csc srl, centro servizi congressuali, di Perugia. Erano loro, per l’accusa, i vertici di una organizzazione che assicurava favori alle aziende farmaceutiche, report positivi o negativi per questo o quel medicinale, in cambio di sponsorizzazioni per convegni e contributi economici che finivano direttamente nelle tasche degli indagati. ansa