In fila di notte per prendere il posto al Centro per l’impiego di Brindisi. Caos da settimane presso la sede brindisina che copre i disoccupati e gli utenti di almeno sette comuni. L’unico ufficio della zona dopo la chiusura, due anni fa, degli uffici di Mesagne. Manca il personale, i sindacati parlano della necessità di almeno 20 unità. I centri per l’impiego dopo la riforma sul riordino delle Province sono passate alla Regione.
Nella sede di Brindisi non ci sono investimenti da oltre 3 anni e i sistemi informatici sono fermi a 15 anni fa. Gli sportelli sono aperti dalle 9 alle 12 e possono entrare un massimo di 60 persone al giorno, ma finito l’orario si torna a casa nonostante il numero d’attesa. L’aumento dell’afflusso è dovuto alla fine dei lavori stagionali e alla necessità di aggiornare il proprio stato occupazionale per chiedere l’indennità di disoccupazione, ma anche per la richiesta dei disoccupati di firmare il Patto di servizio obbligatorio per poter avere accesso ai corsi organizzati dalla Regione, di 200 ore circa per 6 euro al giorno.
di Lucia Portolano