“Dopo l’Ungheria – dichiara l’europarlamentare Mario Borghezio – è la volta della Polonia a rischiare pesanti sanzioni da questa UE nemica dei popoli.
Se infatti l’Ungheria era finita nel mirino dei super-burocrati europei, con la regia occulta di Soros, per i provvedimenti sui migranti e sulla banca centrale, oggi è la Polonia a venire incredibilmente deferita alla Corte di Giustizia UE, con tanto di richiesta per una procedura accelerata.
Il motivo del contendere sarebbe la recente riforma delle pensioni dei magistrati che abbassando la loro età pensionabile, spingerebbe ad un forte ricambio nella categoria, questione valutata dalla UE come una ‘purga’ ed un attacco all’indipendenza dei giudici.
In realtà – spiega Borghezio – la manovra della UE è un’intollerabile ingerenza contro la sovranità di uno Stato membro e nasconde una volontà tutta politica: quella di salvare dal pensionamento alcuni giudici della suprema corte polacca (e gli ultimi rimasti dall’era comunista) che si erano più volte opposti ai provvedimenti legislativi del governo a favore della vita, della famiglia, del controllo dell’immigrazione e della difesa della memoria storica nazionale”.
On. Mario Borghezio – – Deputato Lega Nord al P.E.