di Euronews
In Europa si continua a discutere del problema posto dai cosiddetti migranti economici. Secondo Francois Gemenne, esperto di flussi migratori, quella Europea è in realtà una risposta “zoppa”, perché non tiene conto del piû importante tra i fattori in gioco, il cambimento climatico.
“Quando si dice che circa la metà della popolazione africana subsahariana dipende direttamente dall’agricoltura di sussistenza, ciò significa che molti di coloro che oggi arrivano in Europa e che chiamano migranti economici sono anche migranti ambientali” ha spiegato a Euronews Gemenne. “Dobbiamo capire che i cambiamenti climatici indurranno una ridistribuzione della popolazione mondiale e dobbiamo prepararci a questo, e se possibile anticiparlo”.
Ad oggi però i leader europei non riescono a concordare una politica comune neanche sulle questioni piû pressanti del dossier immigrazione, come visto di recente al vertice di Salisburgo
“Dobbiamo creare programmi di migrazione con rotte sicure e legali per coloro che vorranno venire in Europa” conclude Gemenne.
“E ci saranno sempre piû persone che vorranno venire in Europa. Lo percepiamo come una crisi perché abbiamo chiuso le frontiere e quindi la gente deve servirsi di contrabbandieri e trafficanti, deve prendere la via del mare. E, come ho detto, farne una crisi politica è nell’interesse di alcuni governi perché saranno in grado di trarre qualche beneficio normativo da questa crisi”.
Secondo un recente rapporto della banca mondiale, entro il 2050 potrebbe salire a 143 milioni il numero dei migranti climatici