Bologna, 22 settembre 2018 – In cuor suo, Chen pensava di avere fatto bene. Le tende del negozio di casalinghi che ha preso in affitto sei mesi fa – via Matteotti, angolo Zampieri – erano sudicie, sbrindellate, piene di buchi, lordate dai piccioni. Insomma, non un bel vedere. «Erano così vecchie e sporche che non si capiva nemmeno di che colore fossero».
Come si legge su Il Resto del Carlino – Viene chiesto e ottenuto il nulla osta del condominio. E vengono sostituite tre tende ‘a capottina’, lato via Zampieri, e un tendone sotto il portico di via Matteotti. «Le abbiamo rifatte uguali alle vecchie», assicura Chen
Le nuove tende, però, non sfuggono al controllo di una pattuglia della polizia municipale, reparto polizia commerciale. «Qualche giorno dopo – racconta Chen – mi vedo arrivare una multa da 412 euro».
Nel verbale si fa riferimento a un regolamento comunale e a un decreto legislativo. Secondo cui Chen è colpevole di avere sostituito le vecchie tende con le nuove «senza autorizzazione». Non solo, Chen rischia anche «l’eventuale rimozione» delle tende montate. E di dovere pagare «le imposte evase», forse la tassa sulla pubblicità dovuta per la scritta ‘casalinghi’ messa sul tendone.