Firenze, poliziotto preso a bottigliate da extracomunitario fuori da un kebab

A Firenze un poliziotto, Massimiliano Panconi, 53 anni, nella tarda serata di giovedì 20 settembre è stato preso a bottigliate da uno sconosciuto, un cittadino marocchino, in un negozio di kebab, “I re d’Egitto”, situato in via della Scala 49, angolo Santa Caterina da Siena.

Lo straniero stava creando disordine nel locale, litigando con gli avventori, così l’agente, in quel momento libero dal servizio e insieme ad una conoscente, si è mezzo in mezzo per fermarlo. Allora l’altro ha estratto una bottiglia di vetro dal cestino dell’immondizia, l’ha rotta e ha colpito il poliziotto con due bottigliate, una a livello del collo, l’altra dell’avambraccio sinistro. Ricoverato al nosocomio di Santa Maria Nuova, è stato dimesso il giorno successivo all’accaduto, ma medici gli hanno dato venticinque giorni di prognosi.

Panconi, professionista di lungo corso (era stato in Libano e in Somalia durante le guerre civili avvenute in questi Paesi), è riuscito comunque a bloccare l’aggressore, Mustapha Lami, 54 anni, irregolare in Italia e con numerosi precedenti, soprattutto legati al traffico dell’immigrazione clandestina e violenze nei confronti delle forze dell’ordine, e a chiamare i colleghi e i Carabinieri.

L’extracomunitario (che non conosce a sufficienza la lingua italiana e necessita di un interprete) è stato arrestato, processato e trasferito in carcere. La Questura di Firenze ha riferito che “la misura dell’arresto si è ritenuta opportuna vista la gravità del fatto in quanto il Lami, in pieno centro città, in una zona particolarmente frequentata da cittadini e turisti, in quanto a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria di Santa Maria Novella e dalla piazza omonima, metteva in atto una condotta particolarmente aggressiva e minacciosa nei confronti di chiunque gli passasse nelle vicinanze.

Inoltre lo stesso, non appena appreso che chi gli stava intimando di mantenere la calma era un agente di polizia, senza alcuno scrupolo, con prontezza e veemente violenza, infrangeva una bottiglia di vetro e con il collo della stessa si scagliava contro l’operante intervenuto senza esitazione alcuna, tentando di colpirlo in una parte del corpo da intendersi vitale”. Purtroppo dobbiamo segnalare che nessun esponente delle istituzioni si sia recato a far visita al poliziotto ferito.

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