“Davanti alla legge non esistono privilegi di sorta”: silenzio, parla uno statista di nome Emanuele Fiano, deputato del Pd. Costui si è alzato in piedi, ha chiuso gli occhi, ha aperto la bocca e ha pronunciato una frase che è bellissima.
E francamente non ce lo saremmo davvero aspettato.
Quando lo abbiamo saputo ci siamo precipitati a consultare la nota d’agenzia nella sua interezza.
Vuoi vedere che Fiano ci ha fregato e ha detto questa roba straordinaria al cospetto del presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere, Andrea Del Mastro (Fdi) per dare anche una lezione di stile a quelli di Atreju?
E addirittura accompagnandola al ritiro della richiesta di immunità parlamentare per gli insulti rovesciati su Gianroberto Casaleggio quando era in vita?
Macché, illusi.
Il privilegio di casta riguarda sempre gli altri. Del Mastro ha visto Fiano da lontano, in Aula, mentre costui finge di fare la rivoluzione contro il governo, ma la pratica sta sul suo tavolo presidenziale in attesa di affidarla al relatore che individuerà nell’organo parlamentare, seguendo l’ordine cronologico delle richieste (non sono pochissime ahinoi).
Fiano ce l’ha con Di Battista senior per un post contro Mattarella – e che sarà mai – e contro il ministro Bonafede che non autorizza ancora la magistratura a processare il focoso genitore di “Dibba” e magari a sbatterlo in galera.
Sempre lì stiamo: autodifesa per sé, punizione per gli altri.
Ecco che cosa è riuscito a dichiarare Emanuele Fiano: “Quali incertezze puo’ avere il Guardasigilli a decidere se far proseguire o meno le indagini su Vittorio Di Battista? Di fronte alle cosi’ nette minacce contro il presidente della Repubblica, e’ difficile comprendere quali esitazioni possa avere il ministro Bonafede”, attribuendogli così un compito di giudice che non è nella titolarità del Guardasigilli.
Per poi insistere: “A meno che il fatto che l’indagine riguardi il padre di un noto esponente del suo movimento ne blocchi l’iniziativa. Coraggio ministro, si decida e ci dimostri che davanti alla legge non esistono privilegi di sorta, ne’ sconti di partito o di famiglia”.
A Fiano è bastato leggere qualche titolo di giornale per sentenziare contro il padre di Di Battista e il ministro che non lo farebbe processare.
Ma non dice a nessuno perché invoca l’immunità parlamentare per se stesso.