Roma. Il Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli ha pubblicato un nuovo dossier dedicato all’analisi dell’immigrazione in Italia dal punto di vista economico, sociale e demografico.
Intitolato L’immigrazione in Italia nel XXI secolo. Economia, società e sicurezza: prospettive e politiche adottabili , è stato redatto da Carlo Sacino dall’Università di Pavia.
In una fase in cui l’immigrazione è divenuta tema politico centrale per eccellenza, tenendo conto delle esperienze di altri paesi occidentali si possono capire quali rimostranze da parte dell’elettorato trovino giustificazione. A causa della prolungata stagnazione e dell’elevata disoccupazione in Italia, si afferma nel report, è necessaria una svolta mirata a premiare una immigrazione di qualità, ponendo limiti dal punto di vista quantitativo, in modo da evitare sovrapposizioni nel mercato del lavoro deleterie dal punto di vista sociale.
Una politica di tipo restrittivo è giudicata giustificabile anche sotto l’aspetto dell’integrazione: l’eccessiva diversità etnica e culturale riduce la coesione sociale e l’Italia dovrebbe evitare di ripetere le esperienze di auto-segregazione osservate in altri Paesi.
Per la tutela dei rifugiati, il report propone il modello di città-sviluppo in Paesi sicuri ed allo stesso tempo vicini alle aree di conflitto, con una ripartizione dei costi tra i Paesi ricchi: ciò, si legge, «garantirebbe la suddivisione delle competenze in base al principio di vantaggio comparato, compatibile con gli obblighi umanitari sanciti dal diritto internazionale».